«Il corpo di Liliana Resinovich sarà riesumato per procedere a una nuova autopsia». Lo ha annunciato alla trasmissione televisiva “Quarto Grado” l'ex generale del Ris dei Carabinieri, Luciano Garofano, oggi consulente del marito della donna sparita dalla sua casa di via Verrocchio, a Trieste, il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 5 gennaio successivo.

La macabra scoperta venne fatta a poca distanza dall'abitazione della coppia, nel parco di San Giovanni: la donna aveva il corpo infilato in due grandi sacchi e la testa chiusa in due sacchetti di plastica.

Una vicenda che resta avvolta ancora da molti interrogativi. 

Dopo lunghe indagini e numerosi esami di vario tipo, la Procura aveva suffragato l'ipotesi che Liliana si fosse suicidata ma il Gip del Tribunale Luigi Dainotti non aveva accolto la conseguente richiesta di archiviazione disponendo invece una lunga serie di approfondimenti. La Procura ha dunque incaricato l'antropologa forense Cristina Cattaneo, di effettuare una perizia sul cadavere della donna per stabilire la causa della morte.

Nonostante, l’annuncio in tv, la richiesta di riesumazione non sarebbe però stata ancora ufficializzata alla Procura di Trieste.

Da quanto si apprende, in caso di via libera da parte dei magistrati, la salma verrebbe sottoposta a nuovi esami autoptici nella speranza che possano essere rilevati nuovi elementi utili alle indagini. 

(Unioneonline/l.f.)

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