«Mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa e processato per aver difeso i confini del proprio Paese. L'articolo 52 della costituzione italiana recita che la difesa della patria è un sacro dovere del cittadino. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l'Italia e gli italiani, mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data».

Dopo la requisitoria del pm che ha chiesto una condanna a 6 anni per il caso Open Arms, l’arringa difensiva di Matteo Salvini arriva sui social network.

La storia è nota: l’allora ministro dell’Interno del governo Conte cinque anni fa impedì lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti a bordo della nave spagnola Open Arms, i pm di Palermo hanno chiesto di condannarlo a sei anni per sequestro di persona.

Secondo i pm di Palermo, Salvini avrebbe agito nel 2019 non per una strategia concordata col governo Conte, come invece sostiene la difesa, ma per l'interesse ad aumentare il proprio consenso elettorale facendo leva sulla lotta all'immigrazione clandestina. Secondo l'accusa, non c'era alcun pericolo di terrorismo a bordo della nave e dunque non c'era alcuna necessità di proteggere la sovranità dello Stato. Inoltre, le condizioni dei migranti per quell'azione si aggravarono di giorno in giorno.

Il sostituto procuratore Geri Ferrara, assieme alla collega Giorgia Righi, ha affermato che non si tratta di «un processo politico perché è pacifico che qui di atto politico non c'è nulla: sono stati valutati atti amministrativi come il ritardo o la negazione del porto assegnato per sbarcare».

«C'è un principio chiave non discutibile: nel nostro ordinamento, per fortuna democratico, i diritti umani prevalgono sulla protezione della sovranità dello Stato», ha sottolineato Geri Ferrara. «La persona in mare va salvata ed è irrilevante la sua classificazione: migrante, componente di un equipaggio o passeggero, perché per il diritto internazionale della convenzione Sar anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato, poi se è il caso la giustizia fa il suo corso».

Giorgia Meloni si è schierata con il ministro, venendo fortemente criticata dalle opposizioni: «Trasformare in un crimine il dovere di proteggere i confini italiani dall'immigrazione illegale è un precedente gravissimo, la mia totale solidarietà al ministro Salvini», ha detto la premier. Il leader leghista ha incassato anche la solidarietà di Elon Musk, secondo cui «quel pazzo del pm dovrebbe essere condannato a sei anni».

In attesa della replica delle difese prevista per il 18 ottobre, l'avvocato Bongiorno ha accusato il pm di fare politica: «Nel momento in cui dice che il tavolo tecnico, i decreti e le direttive sono tutti inaccettabili, intollerabili e in contrasto con i diritti umani in realtà sta processando la linea politica di quel governo». La sentenza è prevista entro la fine dell’anno.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata