Caso La Russa junior, identificato dai pm l'amico dj accusato dalla 22enne
Secondo la denuncia della ragazza, anche lui avrebbe abusato di lei assieme al figlio del presidente del Senato. Potrebbe scattare l’accusa di violenza sessuale di gruppoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È stato identificato da investigatori e inquirenti il dj e amico di Leonardo Apache La Russa che la sera del 18 maggio scorso in casa La Russa a Milano avrebbe abusato assieme al figlio del presidente del Senato della 22enne che li ha denunciati.
Stando a quanto anticipato da "La Verità”, si tratta di un ragazzo di 24 anni. Fonti giudiziarie hanno confermato che ieri sera si è arrivati alla nuova identificazione. A quanto si è saputo, il giovane potrebbe essere presto iscritto nel registro degli indagati. L’accusa in tale caso potrebbe essere violenza sessuale di gruppo.
Intanto tra domani e dopodomani verranno eseguite le operazioni tecniche per effettuare la copia forense del telefono sequestrato venerdì scorso a Leonardo La Russa, indagato dalla Procura di Milano per violenza sessuale in seguito alla denuncia della sua ex compagna di scuola, che si sarebbe svegliata a casa del 21enne senza ricordare nulla di quello che è accaduto dopo aver bevuto un drink. Come hanno riferito fonti qualificate, le verifiche riguarderanno solo il cellulare, che è stato accertato essere nella disponibilità del giovane, e non la Sim che è stata restituita in quanto non oggetto di sequestro perché intestata allo studio legale del padre.
«Posso tranquillamente confermare che Leonardo La Russa alla richiesta di esibire e consegnare il cellulare, benché detenuto in quel momento dalla mamma, si è attivato per poterlo consegnare immediatamente alla mia presenza – ha tenuto a precisare con una nota l'avvocato Adriano Bazzoni, difensore del 21enne – Ha consegnato contemporaneamente sia il cellulare che la Sim in esso contenuta. Di sicuro la collaborazione del ragazzo e della famiglia è stata totale ed esplicitamente apprezzata. È scelta dei pm in questo come in ogni altro caso invece decidere cosa acquisire».
Si cerca dunque di ottenere elementi per ricostruire quanto è accaduto sia durante la serata all'Apophis di Milano, il club esclusivo dove i due giovani un tempo compagni di scuola si sono rivisti, sia nelle ore successive. Si vuole appurare se la giovane, poi risultata positiva alla cocaina, alla cannabis e alle benzodiazepine (assume regolarmente tranquillanti) sia stata stordita e poi abusata. Lei stessa ha detto di avere «ricordi della notte vaghi in quanto drogata. L'unico dato certo che posso riferire - è scritto nella querela - è che Leonardo mi ha dato un drink, mi ha portato a casa sua, senza che io fossi nelle condizioni tali da poter scegliere» e poi «ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali, lui e l'amico, sempre a mia insaputa».
(Unioneonline/D)