Caso Cucchi, la Procura di Roma chiede tre condanne per falso e depistaggio
Imputati tre carabinieri davanti a tribunale monocratico. Il pm: «15 anni di manovre per ostacolare la verità»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Procura di Roma ha chiesto la condanna di tre carabinieri, accusati di aver reso false dichiarazioni durante il processo sui depistaggi legati alle indagini sul caso Cucchi. In particolare il pm Giovanni Musarò ha sollecitato una condanna a 4 anni e 2 mesi per Maurizio Bertolino all'epoca dei fatti maresciallo presso la stazione di Tor Sapienza, a 3 anni e 6 mesi per il maresciallo Giuseppe Perri e a 4 anni per Prospero Fortunato all'epoca capitano e comandante della sezione infortunistica e polizia giudiziaria presso il nucleo Radio Mobile di Roma. Quest'ultimo ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. Nei loro confronti vengono contestati, a seconda delle posizioni, i reati di depistaggio (per quanto affermato durante le indagini) e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
Nel corso della requisitoria, davanti al giudice monocratico della Capitale, il pm ha ricordato che nella vicenda Cucchi abbiamo assistito «ad una attività ossessiva di depistaggio andata avanti per 9 anni: dall'ottobre del del 2009 e fino all'ottobre del 2018. Questa attività illecita - ha proseguito Musarò - è poi proseguita in maniera inaudita fino al 2021: spero che questa sia l'ultima puntata di una saga durata 15 anni».
In apertura di udienza gli avvocati di due parti civili, entrambi agenti della Penitenziaria, hanno annunciato la revoca delle costituzioni: una decisione che lascia intendere una intesa extragiudiziale sul risarcimento.
(Unioneonline)