A oggi vedo pochi fatti e tantissime illazioni. Per ora c'è solo una ipotesi di corruzione e uno che ha patteggiato".

Con queste parole il presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone ha parlato delle polemiche di questi giorni sul caso Consip.

"C'è una cortina fumogena, tante indagini sulle indagini, scenari molto ampi. Ma la vicenda Consip doveva creare sfracelli, mentre per ora c'è un funzionario di medio livello che ha patteggiato e un imprenditore in attesa di giudizio", ha aggiunto.

"Io sono laico, rispetto a ipotesi di complotto voglio aspettare", ha dichiarato.

Poi alla domanda se possa esistere il disegno di un "golpe" dietro tutto questo, Cantone risponde che "è teoricamente possibile che si sia verificata una sorta di ricostruzione complottistica, ma ad oggi non abbiamo questi elementi. Io direi di aspettare prima di esprimere giudizi definitivi. Troppe volte ci siamo aspettati bombe atomiche che invece erano tric-trac". Ha poi espresso parole di stima nei confronti del pm John Woodcock: "Woodcock ha intuito investigativo e lo conosco come persona con grandi capacità".

NUOVE ACCUSE PER WOODCOCK - "Grave violazione di legge determinata da ignoranza o negligenza inescusabile" in merito alla vicenda Consip.

Questa - secondo indiscrezioni di stampa - la nuova contestazione rivolta dal pg della Cassazione nei confronti di Henry John Woodcock,

Il pm di Napoli il 21 dicembre dello scorso anno avrebbe infatti ascoltato l'ex consigliere economico di Palazzo Chigi Filippo Vannoni come persona informata dei fatti e non come indagato, quando invece erano già emersi alcuni elementi per iscriverlo nell'apposito registro.

Secondo quanto rivela "Corriere della Sera", la comunicazione della nuova incolpazione al Csm sarebbe avvenuta "alla vigilia delle ferie estive".

(Redazione Online/F)

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