Da anni costretta sulla sedia a rotelle, lunedì sera si è presentata all'imbarco di un volo per Bordeaux, ma la compagnia lowcost Ryanair non l'ha fatta salire sull'aereo. La motivazione?Batteria della carrozzina non a norma.

Valeria Roberta Vetrano ha denunciato con un post su Instagram quanto avvenuto all’aeroporto Orio al Serio (Bergamo): «Mi viene detto che la batteria non è originale, sostengono che avrei assemblato il mezzo (eh?!?). A questo punto presento la certificazione del costruttore. Niente da fare. Mi dicono di lasciare la parte motorizzata a terra (chiamata Stricker), se voglio partire (nota per il lettore: questi mezzi non funzionano come carrozzine manuali se si stacca la parte anteriore), insomma Ryanair ha la soluzione per tutto: lascia la carrozzina, vai a piedi! Che buona idea!!! Perché non ci ho pensato prima?!?».

Ryanair, con una nota ufficiale, ha spiegato che «il personale di assistenza ha negato il viaggio alla passeggera perché lei non aveva fornito le specifiche della sua sedia a rotelle prima del volo. Per garantire l'accesso ai passeggeri che viaggiano con la propria sedia a rotelle elettrica è necessario infatti compilare l'apposito modulo online prima del volo. Ryanair si rammarica che la passeggera sia stata impossibilitata a viaggiare: verrà riaccomodata su un volo alternativo».

Sacbo, la società che gestisce lo scalo bergamasco, ha confermato che la Vetrano, arrivata al check-in alle 20.30 del 5 dicembre, non aveva compilato l’apposito modulo online. Le addette le hanno quindi chiesto la documentazione che attesta la potenza della batteria al litio della carrozzina. «È così risultato che, a fronte di un limite massimo consentito di 300Wh, la sua avesse una potenza di 522Wh. La targa sulla batteria della carrozzina indicava invece 300Wh, non coerente con la documentazione a supporto mostrata dalla signora. La discordanza dei dati di potenza della batteria al litio ha quindi generato le problematiche di imbarco segnalate», conclude Sacbo.

Ragioni che non sono bastate all'Enac: «Dobbiamo purtroppo ancora registrare un caso di imbarco negato a una passeggera con mobilità ridotta – ha commentato il presidente dell'Ente per l'aviazione civile, Pierluigi Di Palma –. Appena ne abbiamo avuto notizia siamo subito intervenuti sollecitando i direttori di aeroporto affinché assicurino con una loro ordinanza la piena tutela dei diritti dei passeggeri. Per quanto riguarda lo specifico caso di Valeria Roberta Vetrano sono in corso accertamenti per verificare la possibile responsabilità del vettore».

(Unioneonline/v.f.)

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