Caos alla Fiera di Bologna per il primo Open Day vaccinale in Emilia-Romagna.
Con i cancelli che aprivano alle 8 del mattino, la fila ha cominciato a crearsi già prima della mezzanotte. Migliaia le persone in coda, soprattutto giovani: i primi ad arrivare ieri sera hanno scritto il loro nome su un foglio creando una lista per evitare assembramenti.

Ma è durato poco, man mano che si è allungata la fila – giunta a centinaia di metri dall'ingresso della Fiera con oltre 2.000 candidati incolonnati - ci sono state tensioni tra i vaccinandi. Tanto che sono dovuti intervenire gli agenti delle forze dell'ordine per riportare la calma.

L’Ausl di Bologna intanto per rispondere alle richieste di tutti ha raddoppiato la disponibilità di dosi: "Per far fronte alla lunga fila che si è venuta a creare fin dalle prime ore del mattino - spiega una nota - l'Azienda Usl di Bologna mette a disposizione ulteriori 1.200 dosi di vaccino Johnson & Johnson per un totale di 2.400 dosi. Si raccomanda di rispettare l'ordine della fila in base all'orario di arrivo e si prega di evitare ogni assembramento una volta conclusa l'assegnazione degli accessi per i primi 2.400 arrivati. Finita la disponibilità si raccomanda di non presentarsi in corso di giornata per evitare inutili attese e assembramenti. L'azienda Usl di Bologna organizzerà a breve altre giornate di open day per rispondere alla grande adesione dei cittadini".

"L'Ausl ha lavorato in perfetta buona fede per dare un servizio in più – le parole del sindaco Virginio Merola -. Stavolta ha sottovalutato la capacità di aggregazione che hanno queste iniziative, rimedierà. Mi scuso io per i disagi. Detto questo, vedrete che la prossima volta faremo meglio: l'importante è sapere che fino ad ora hanno lavorato bene e un errore ci sta".

Guardando al futuro, ha aggiunto il primo cittadino emiliano, questo "è l'inizio della ripresa, confidiamo tutti che con il rispetto delle regole riusciremo a venirne fuori. Faremo i vaccini, l'importante è stare uniti come città anche se ci sono degli errori e - ha concluso – sapere che bisogna guardare avanti per fare meglio".

(Unioneonline/D)

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