Non si placa la polemica tra Carlo Calenda e alcuni esponenti del Partito democratico, dopo la proposta da parte del segretario Matteo Renzi di abolire il canone Rai.

Rispondendo a un suo follower che su Twitter parlava di "truppe renziane" che lo attaccavano, il ministro dello Sviluppo economico ha ribattuto: "Un film già visto".

"Lo fanno ogni volta che devio dalla linea ufficiale o esprimo pensiero autonomo. Triste e squallido ma tutto sommato innocuo. Anche perché ho detto con grande chiarezza dove mi colloco politicamente", ha scritto in un tweet.

Poi replicando a un secondo post dove si parlava di un Renzi pronto a usare una "dose di populismo" in campagna elettorale Calenda ha dichiarato: "Abbiamo governato per una legislatura e il Pd è unica forza non populista in campo. Non si vince facendo finta di essere quello che non si è".

"La campagna elettorale sarà per molte forze politiche un enorme Truman show di promesse insostenibili", ha detto poi il ministro in un'intervista a "La Repubblica", "ma il Pd non può restare dentro questo brutto spettacolo fatto solo di annunci a effetto. Deve uscirne immediatamente, altrimenti non solo non guadagnerà nuovi voti, ma perderà anche l'elettorato di centrosinistra".

(Unioneonline/F)

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