Le drastiche disposizioni del governo stanno mettendo ko la camorra, ma i malviventi usano le mascherine antivirus per nascondere il viso ed effettuare scippi.

Questo succede a Napoli nei giorni dell'emergenza Covid-19.

I grandi affari della criminalità organizzata - spaccio su larga scala ed estorsioni ai negozi - sono bloccati, e molto ridotti sono anche i furti e le rapine.

I pusher riescono a rifornire solo pochi clienti, percorrendo in motorino strade lontane dagli assi principali controllati dalle forze dell'ordine.

Ai tempi dell'emergenza, però, il vero business è quello delle mascherine e dell'amuchina, spesso introvabili nelle rivendite ufficiali. E non poteva non attrarre i criminali.

Laboratori di fortuna hanno iniziato a produrre in maniera illecita gel disinfettante all'interno dei vicoli, mentre c'è chi diluisce l'amuchina con dell'acqua e la vende come pura.

Una produzione non certo in linea con le norme sanitarie, che mette quindi in pericolo gli utilizzatori.

Non mancano i venditori abusivi di mascherine, trovati in possesso di dispositivi provenienti da qualche struttura ospedaliera venduti a prezzi esorbitanti: il sospetto è che li abbiano ottenuti con l'aiuto di qualche operatore interno alle strutture sanitarie.

Poi ci sono stati alcuni scippi compiuti con le mascherine. E un uomo, sempre munito di mascherina, è stato trovato in giro senza uno di quei motivi di necessità e urgenza previsti dal Dpcm. Gli agenti gli hanno perquisito lo zaino trovando ben 15 chilogrammi di hashish.

(Unioneonline/L)
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