Sostituivano le etichette di mobili con quelle di oggetti in vendita a pochi euro e acquistavano la merce, o la facevano comprare ad amici e parenti, con un prezzo "falsato".

Secondo quanto riporta il "Corriere della Sera", trenta dipendenti del negozio Ikea di Corsico (Milano) sono stati sospesi dall'attività perché accusati dall'azienda di "comportamenti illeciti".

Nei giorni scorsi i lavoratori hanno ricevuto una lettera di avvio di un procedimento disciplinare per colpa grave.

Sarebbero anche stati denunciati con l'accusa di truffa, furto e ricettazione.

"Un'indagine interna ha svelato il grave comportamento di alcuni co-worker dello store di Corsico volto a danneggiare le risorse aziendali. Ikea sta prendendo i provvedimenti necessari per proteggere i propri co-worker e il proprio brand", spiega in una nota la multinazionale svedese.

I dipendenti avrebbero usato tutti lo stesso modus operandi: avrebbero fatto sparire della merce, sostituendo il cartellino con il codice a barre di un altro articolo meno caro.

Una volta applicato il nuovo prezzo, l'oggetto veniva passato in cassa, spesso in quella self service, e acquistato a prezzi irrisori.

(Unioneonline/F)
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