Una maestra e una bidella sono finite in arresto a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, con l'accusa di maltrattamenti sui bambini dell'asilo.

A far scattare il provvedimento nei confronti delle due donne, 59 anni una, 63 l'altra, sono state le indagini avviate dalle forze dell'ordine dopo le denunce sporte da due madri.

Queste ultime sospettavano che i figlioletti fossero "bersaglio" di angherie durante le ore scolastiche.

Sospetto rivelatosi fondato.

Secondo quanto accertato dalla Polizia, anche con l'ausilio di telecamere nascoste, le due donne avevano instaurato in classe un clima di vero e proprio terrore.

Con la maestra, in particolare, che tempestava i piccoli alunni di urla, offese, punizioni crudeli e in certi casi si spingeva anche a picchiarli.

"I bimbi - hanno spiegato gli inquirenti, coordinati da Procuratore Salvatore Curcio e dal sostituto Emanuela Costa - venivano costretti a rimanere immobili seduti su una panca, mentre la maestra gli urlava contro, o sbatteva con forza una bacchetta di legno sulla cattedra, in modo che, spaventati, non

osassero muoversi. Dalle indagini, inoltre, è emerso il ricorso sistematico alla violenza, sia psicologica che fisica, da parte della maestra e della collaboratrice scolastica, su bimbi di età compresa fra i 3 e i 5

anni, che venivano costretti a mangiare, strattonati, percossi e minacciati, oltre a gravi e immotivate punizioni inflitte agli allievi, costretti a stare seduti o isolati dagli altri compagni".

(Unioneonline/l.f.)
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