C’è una terribile svolta nelle indagini su Fatima, la bambina di tre anni morta a Torino dopo essere precipitata dal balcone di una palazzina.

Il compagno della mamma è stato fermato dalla Polizia per omicidio volontario con dolo eventuale. "Gli elementi e le testimonianze raccolte nelle prime fasi investigative - spiega la Questura di Torino - hanno consentito una sommaria possibile ricostruzione del fatto e una prima qualificazione giuridica, che sarà sottoposta al vaglio del giudice nelle successive fasi del procedimento". 

Azar Mohssine, 32 anni, è stato portato dagli agenti in manette in Procura a Torino per essere interrogato dal pm Valentina Sellaroli: indosso aveva una felpa a quadri rossoneri.

L’uomo ha negato l’accusa e scoppiando in lacrime ha parlato di un incidente ammettendo solo una distrazione: "Mi sento in colpa per quanto è successo: non sono stato attento", le sue parole. Mohssine abita al quinto piano della palazzina ed è compagno della madre della piccola, che abita al quarto.

Per me - ha aggiunto – quella bambina era come una figlia. Le volevo tanto bene. E anche lei ne voleva a me". Ha anche spiegato che ieri sera non aveva bevuto più di tanto e che ha "perso la lucidità" quando si è reso conto che la piccola era caduta. 

Proprio ieri mattina il 23enne è stato condannato a otto mesi in rito abbreviato per il possesso di una cinquantina di grammi di hashish.

Solo lui era in casa con la piccola in via Milano quando la bambina è volata giù dal quarto piano. Ricoverata all’ospedale infantile Regina Margherita, la bimba è stata sottoposta a un delicatissimo intervento chirurgico ma non ce l’ha fatta.

(Unioneonline/L)

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