"Sono stato popolare ma non ho avuto nessuna potenza, perché altrimenti sarei al Consiglio della corte dei Conti, presidente di Finmeccanica, in qualche authority o in Parlamento.. e invece sono un pensionato e una persona normale", ha sottolineato l'ex capo della Protezione civile. E in merito agli esposti contro di lui per omicidio colposo ha affermato: "Sembra che da salvatore della patria che ero fino a 24 mesi or sono, ora non vi sia problema, tragedia o incidente che non debba essere imputato alla mia persona. Francamente lo trovo esagerato e anche un po' ingiusto". "A dover leggere ogni giorno contro di me anche le falsità più orribili ci si sente malissimo. Però lo sapevo che sarebbe finita così - ha sottolineato Bertolaso - perché ero troppo popolare, per essere accettato, sopportato e tollerato dalle realtà forti e potenti di questo paese. Nel 2009, secondo un sondaggio ero addirittura terzo per popolarità dopo Obama e il presidente del Consiglio...poi Berlusconi ci ha messo anche del suo dicendo che mi avrebbe fatto ministro. Io però avevo chiesto di andare in pensione da marzo nel 2009 - ha precisato - perché sapevo che prima o poi sarei finito male, poi c'è stato il terremoto de L'Aquila e sono dovuto rimanere. Sono finito in questa vicenda, sapevo che ci sarebbe stata, ma non immaginavo che ci sarebbe stata gogna mediatica feroce ed inaudita a due anni di distanza".
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