«La più grande contestazione della guerra è l'accoglienza di ogni fratello e ogni sorella».

È il messaggio che monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Conferenza episcopale italiana, ha lanciato da Pompei, durante l'omelia pronunciata sull'affollato sagrato del santuario in occasione della "Supplica” rivolta alla Madonna nella prima domenica di ottobre.

«Le notizie di cronaca ci restituiscono una triste fotografia di questo tempo - ha detto monsignor Baturi - quanta violenza anche in ambiti familiare e affettivo, quante guerre e conflitti... Dove stiamo andando? Quale società stiamo costruendo? Quale vita cerchiamo?».

L'umanità, ha detto il segretario generale della Cei, è composta da «mendicanti della misericordia, pellegrini dell'Eterno» ed ha bisogno di lasciarsi «dilatare dall'amore per accogliere ogni fratello e ogni sorella».

Da qui il senso della preghiera composta dal Beato Bartolo Longo e rivolta due volte all'anno - maggio e ottobre - in forma di Supplica: «Il movimento libero - ha affermato Baturi - di chi si sente custodito nel cuore di Maria».

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata