Il ricorso promosso dalla Sardegna e dalla Puglia alla Corte Costituzionale, in materia di autonomia differenziata, non è piaciuto alla Lombardia. La Regione ha infatti deciso di opporsi alla scelta delle altre due, che contestano «l'illegittimità costituzionale» della legge, e per questo ne chiedono l'annullamento.

I Consigli regionali di Puglia e Sardegna, insieme a Emilia-Romagna, Toscana e Campania, hanno inoltre dato il via libera alla richiesta di referendum contro l'autonomia. Quello votato oggi dalla giunta è «un atto a tutela della Lombardia e dei lombardi contro chi - spiegano il presidente della Regione Attilio Fontana e il sottosegretario lombardo all'Autonomia Mauro Piazza - vuole impedirci di porre in essere quanto previsto dalla Costituzione».

Come Lombardia «non vogliamo sostituirci al governo, che certamente saprà far valere le proprie ragioni - concludono - ma non possiamo accettare che altre Regioni cerchino di danneggiarci in un percorso legittimo e che consentirà alla Lombardia di correre ancora più veloce assumendosi le proprie responsabilità». 

La replica della governatrice Alessandra Todde arriva a stretto giro: «La Sardegna continuerà a combattere a testa alta contro l'autonomia differenziata nonostante le lamentele di Fontana o Zaia di qualche altro leghista con il dente avvelenato. Abbiamo presentato il nostro ricorso alla Consulta e siamo in prima fila contro chi vuole spaccare l’Italia e indebolire la Sardegna».

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata