Un'operazione "senza precedenti" per salvare la vita a un uomo di 47 anni, arrivato in ospedale con un dardo di balestra lungo 30 centimetri conficcato nel petto.

È stata effettuata alle Molinette di Torino, dagli specialisti del reparto di Cardiochirugia guidati dal professor Mauro Rinaldi.

Il paziente, ricoverato ad Aosta e poi trasferito d'urgenza nel capoluogo piemontese, aveva il cuore e un polmone lesionati, ma grazie a un delicatissimo intervento, "perfettamente riuscito", è sopravvissuto.

"L'uomo era stato trafitto da un dardo nel torace per ragioni ancora in corso di accertamento", si legge in una nota della Città della Salute e della Scienza di Torino.

Il dardo "aveva trapassato, oltre alla parete toracica, il ventricolo sinistro (la più importante delle camere cardiache) con un punto di entrata e uno di uscita, per poi conficcarsi nel polmone sinistro, senza che ciò determinasse il decesso immediato".

"Il paziente è sempre stato sveglio, ma la rimozione del dardo dalla sua sede avrebbe potuto disinnescare un'emorragia incontrollabile".

Proprio per questo si è resa necessaria l'operazione d'urgenza.

"Dopo l'instaurazione di una circolazione extracorporea d'emergenza per supportare le funzioni cardio-respiratorie - spiegano i sanitari- è stato possibile estrarre il dardo dal cuore e riparare le lesioni cardio-polmonari".

Il caso "è da ritenersi eccezionale, in particolare per il coinvolgimento delle strutture più critiche del cuore, ma altrettanto è da ritenersi il risultato - sottolineano dalla struttura - legato a una sinergia tra équipe multidisciplinari della Città della Salute di Torino, che consentono l'ottimizzazione di tempi di intervento e l'attivazione di risorse di eccellenza".

Intanto, proseguono le indagini per capire come si sia verificato l'incidente con la balestra che avrebbe potuto essere fatale al 47enne.

(Unioneonline/l.f.)
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