Armani, in migliaia alla camera ardente: oggi i funerali a Rivalta
Oltre 6 mila visitatori nella prima giornata, quasi 10 mila nella secondaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una folla silenziosa e composta ha attraversato via Bergognone per due giorni, rendendo omaggio a Giorgio Armani nella camera ardente allestita nel suo teatro, lo stesso spazio che per decenni ha ospitato le sue sfilate. Da sabato mattina, migliaia di persone si sono messe in fila fin dalle prime ore per salutare il grande stilista, scomparso il 4 settembre all’età di 91 anni.
Oltre 6 mila visitatori nella prima giornata, quasi 10 mila nella seconda: non solo milanesi, ma ammiratori arrivati da tutta Italia per rendere omaggio a un uomo che ha fatto la storia della moda e del costume.
Tra i più commossi, i dipendenti dell’azienda, che Armani considerava parte della sua famiglia. Molti di loro si sono presentati anche il secondo giorno, come una storica collaboratrice che ha spiegato: «Ieri avevo dimenticato di dirgli una cosa».
Il tributo è stato condiviso da amici, colleghi e volti noti. Dopo Donatella Versace, arrivata mercoledì, anche il fratello Santo ha voluto salutare Armani di persona. La campionessa olimpica Federica Pellegrini ha raccontato il legame speciale con lo stilista: «Prima e dopo le gare ci sentivamo. Le sue rose bianche mi hanno accompagnato in giro per il mondo. Non è una giornata facile».
Numerose anche le testimonianze dal mondo del cinema, che Armani amava profondamente. Margherita Buy ha parlato della sua capacità di costruire relazioni autentiche, mentre Stefano Accorsi ha ricordato con affetto la sua curiosità: «Una volta mi parlò in dettaglio di un mio film minore. L’aveva visto davvero, non per convenzione. Era un uomo attento, e questo lo ha reso grande».
Molti hanno ricordato i suoi gesti di generosità spontanea. «Durante una cena gli dissi che aveva un bell’orologio – ha raccontato Margherita Buy – e lui se lo sfilò e me lo regalò". Un’esperienza simile è toccata a Isabella Ferrari, che ricevette il suo primo abito Armani su consiglio della madre, in occasione della vittoria della Coppa Volpi. "Non avevo nulla, ero giovanissima. Lui mi aiutò, senza esitazione».
Anche Antonia Dell’Atte, storica musa dello stilista, ha voluto rendergli omaggio: «Due anni fa mi ha dedicato una mostra. Gli dissi che non ero nessuno, e lui mi rispose: ‘Allora la prossima volta non ti faccio niente’. Era diretto, come pochi».
Tra le presenze, numerosi nomi dello sport, della cultura e della politica: Paolo Maldini, Marco Tardelli, Flavia Pennetta, Fabio Fognini, i designer Dean e Dan Caten, Rocco Iannone, Antonio Riva, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, il compositore Ludovico Einaudi, la ministra Anna Maria Bernini, il governatore Attilio Fontana, gli ex premier Matteo Renzi e Mario Monti.
Alle 18 di ieri le porte si sono chiuse. Poco dopo, il feretro è stato accompagnato fuori dall’applauso dei dipendenti e dalla presenza discreta ma affettuosa della sorella Rosanna.
Oggi si svolgeranno i funerali in forma privata a Rivalta, nel Piacentino, terra d’origine di Armani. Giorgio Armani riposerà accanto ai genitori e al fratello più piccolo. Sarà un momento intimo, riservato alla famiglia. «È durissima», ha sussurrato Silvana, la nipote che più gli è stata accanto negli ultimi anni e che ora eredita l’onere di custodire i valori di un impero costruito con sobrietà, eleganza e umanità.
(Unioneonline)