Voleva solo provare una dose di eroina, ma quella dose è stata capace di ucciderla al primo colpo.

Si chiama Arianna Macrì l'ultima, giovanissima, vittima della droga.

Arianna non era conosciuta nell'ambiente della tossicodipendenza: aveva 25 anni, era di origini argentine, e viveva a Vittorio Veneto, nel Trevigiano, con il suo fidanzato.

È stato lui a trovare il corpo della ragazza: quando è tornato a casa, giovedì pomeriggio, ha trovato la camera da letto chiusa a chiave. Ha chiamato il nome di Arianna, ma lei non rispondeva. Allora ha buttato giù la porta e l'ha trovata a terra, senza vita, accanto una siringa usata e tracce di droga.

Il primo sospetto è che la 25enne sia morta per overdose di "eroina gialla", un tipo di stupefacente pesante purtroppo molto diffuso tra i giovani veneti. Solo l'autopsia potrà chiarire esattamente le cause della morte.

"Non sapevo che si drogasse", ha raccontato il fidanzato ai carabinieri di Vittorio Veneto e le prime analisi sul corpo di Arianna sembrano sostenere questa versione dei fatti. Perché segni di una dipendenza da eroina non sono stati trovati.

(Unioneonline/D)
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