Sospese probabilmente per due settimane - quelle relative alle feste natalizie - le proteste di tassisti e operatori del noleggio senza conducente, dopo l'approvazione ieri sera da parte del governo Conte del decreto legge che regolamenta il settore.

La norma contiene "disposizioni urgenti in materia di autoservizi pubblici non di linea" e riprende il testo inizialmente incluso nel maxiemendamento alla manovra, poi stralciato per problemi di coperture.

Secondo quanto riporta il provvedimento, gli Ncc potranno operare a livello provinciale ma senza dover tornare sempre in rimessa.

Inoltre, il decreto legge prevede anche una deroga per due anni per chi abbia contratti con società di altri territori, stipulati fino a "15 giorni" prima dell'entrata in vigore della norma.

Previsto anche lo stop al rilascio di nuove autorizzazioni fino alla piena operatività di un nuovo "archivio informatico pubblico nazionale", dove dovranno essere registrate anche le licenze dei taxi.

"Chi vuole continuare a protestare se ne assumerà le responsabilità. Noi non abbiamo mai favorito queste iniziative, anzi abbiamo sconsigliato i blocchi del servizio che sono controproducenti per la categoria, tanto più a Natale", ha spiegato Loreno Bittarelli, presidente dell’Unione Radiotaxi italiani, al "Corriere della Sera".

LE PROTESTE DI IERI - Nella serata di ieri i tassisti avevano incrociato le braccia, sospendendo il servizio sia a Milano, sia a Roma, all'aeroporto di Fiumicino e alla stazione Termini, fino a quando è arrivato l'annuncio dell'esecutivo Conte, che ha fatto sapere del varo del decreto per normare il settore.

Nei giorni scorsi a scendere in piazza erano stati gli Ncc, che si erano radunati davanti al Senato per protestare contro il provvedimento, che secondo loro metterebbe a rischio centinaia di posti di lavoro.

Nel corteo erano state bruciate alcune bandiere del Movimento 5 Stelle.

(Unioneonline/F)
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