Lo scorso Ferragosto Annamaria Franzoni è tornata nella sua villetta di Cogne, in provincia di Aosta, dove il 30 gennaio del 2002 avvenne l’omicidio del suo figlioletto Samuele, delitto per cui venne condannata a 16 anni di reclusione.

Lo rivela il settimanale “Giallo”, che pubblica in esclusiva le fotografie.

Come ricostruito nel corso del processo, l’infanticidio si consumò proprio tra quelle mura, con un oggetto pesante e aguzzo, mai ritrovato, che servì a colpire mortalmente 17 volte alla testa il piccolo di appena tre anni.

Da quel terribile giorno, iniziò uno dei casi di cronaca nera più seguiti e controversi degli ultimi 40 anni.

Nelle foto pubblicate da “Giallo” si nota Annamaria Franzoni, oggi 51enne, che entra nella casa. Quest’ultima sembra in perfetto ordine: ci sono i fiori alle finestre e il giardino è ben curato.

Franzoni si è sempre proclamata innocente e ha finito di scontare la sua pena nel 2018. I 16 anni di reclusione sono stati ridotti a meno di 11 grazie all’indulto e ai giorni di liberazione anticipata.

Non è la prima volta che insieme al marito fanno rientro nella villa che, recentemente, è stata ancora sotto i riflettori. Prima per via di un pignoramento e, poi, per una presunta violazione di domicilio.

(Unioneonline/l.f.)

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