"Andrea che era entrato in classe bambino e che ne era uscito uomo con le spalle disegnate e il sorriso luminoso. Andrea col capo chino sugli esercizi. Andrea che aiutava tutti, Andrea che quando aveva preso 9 in verifica non ci credeva, Andrea che all'intervallo mi chiedeva se volevo il caffè, Andrea che quando mi si ruppe l'orologio di mio padre, quello che mettevo nei momenti difficili, mi disse dia qua, prof, che glielo aggiusto io. Andrea che rideva coi compagni, Andrea che io volevo continuasse a studiare e lui no prof, io voglio lavorare, Andrea che quel lavoro l'aveva trovato, Andrea che quel lavoro ce l'ha portato via. Andrea, Andrea Masi, il mio alunno che ce l'aveva fatta".

Non poteva usare parole più commoventi l'insegnante Donatella D'Alelio per ricordare il suo ex alunno Andrea Masi, morto a 18 anni per un incidente sul lavoro nel parcheggio del centro commerciale "Portello", a Milano.

Il giovane operaio residente in provincia di Varese era al suo primo impiego, regolarmente assunto dalla NetWisp, azienda specializzata nell'installazione della fibra ottica.

Era intento ad armeggiare con fili e cavi su una piattaforma elevatrice guidata da un collega.

Si trovava ad un'altezza molto elevata e di spalle rispetto all'architrave di una delle porte d'ingresso del parcheggio sotterraneo.

Lui quell'architrave non la vedeva, il collega che manovrava il muletto forse non si era accorto che Andrea era così in alto. Talmente in alto da sbattere violentemente la nuca contro l'architrave, cosa che gli ha fatto perdere i sensi e lo ha fatto precipitare al suolo.

Poi è stato tutto inutile, sia i tentativi di rianimarlo che l'arrivo dei soccorritori del 118.

Il pm Nicola Rossato ha disposto l'autopsia sul corpo del giovane e iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, il titolare della NetWisp. L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.

(Unioneonline/L)

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