Anche i farmacisti scenderanno in campo come vaccinatori nella campagna di immunizzazione anti-Covid, previa l'abilitazione con la frequenza di un corso.

Sono 5.174, secondo quanto apprende l'ANSA, quelli già abilitati, mentre altri 2.800 stanno ultimando il corso. Il via libera sarà previsto in una norma nell'ambito del Dl Sostegni, che dovrebbe arrivare domani all'esame del Consiglio dei ministri. La Legge di Bilancio 2021 prevede inoltre la figura di medici "supervisori" di riferimento.

Le farmacie, come avviene già in molti Paesi europei, sottolinea il presidente di Federfarma Marco Cossolo, "potranno dare un fondamentale contributo all'accelerazione della campagna vaccinale". Infatti, spiega, "in una fase in cui la priorità è incrementare rapidamente la copertura vaccinale, la rete delle oltre 19.600 farmacie capillarmente distribuite sul territorio rappresenta una risorsa immediatamente disponibile per raggiungere l'obiettivo di vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile".

La rete delle farmacie è attiva e operativa anche nelle aree più interne e non servite da altri presidi sanitari. Ci sono centinaia di piccoli centri, con pochissimi abitanti, sottolinea Cossolo, "dove mancano la posta, la scuola e, in alcuni casi, lo studio del medico di medicina generale ma è presente la farmacia. Lo stesso accade anche in molti quartieri dei grandi centri urbani, distanti e mal collegati da ospedali e Asl".

Consentire la vaccinazione in farmacia, raggiungibile a piedi mediamente in cinque minuti da ogni italiano, commenta, "va incontro alle esigenze di milioni di cittadini, che altrimenti avrebbero difficoltà ad accedere ad un punto vaccinale".

Alla squadra dei vaccinatori si uniranno a breve anche gli infermieri, come annunciato dal ministro della Salute Roberto Speranza. Per consentire il loro apporto alla campagna vaccinale è in preparazione un intervento normativo ad hoc, che dovrebbe prevedere un allentamento del vincolo di esclusività del rapporto di lavoro per gli infermieri del Sistema sanitario nazionale, in modo che possano contribuire alle immunizzazioni fuori dall'orario di lavoro.

(Unioneonline/D)
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