Con l'arrivo della primavera possono presentarsi o peggiorare alcuni sintomi tipici delle allergie respiratorie come riniti, congiuntiviti o asma bronchiale, che "potrebbero essere facilmente confusi" con quelli del Covid.

In questi casi, spiega l'Istituto Superiore di Sanità in un focus sul suo portale, è bene "non affidarsi alla ricerca sul web" per saperne di più e contattare il proprio medico.

Sono tre le situazioni specifiche che dovrebbero far sorgere sospetti e far pensare che possa trattarsi di qualcosa più grave di una semplice allergia: se i sintomi insorgono in persone che non hanno mai sofferto di allergia respiratoria, se si è allergici ma la terapia non attenua un problema, e se ai soliti sintomi si aggiunge la febbre.

Per chi soffre di allergia ai pollini, spiega l'Iss, in questo periodo l'uso delle mascherine va ancor più incentivato, perché oltre a proteggere dal virus può proteggere anche da allergeni che viaggiano nell'aria.

Inoltre, se si sta effettuando un ciclo di immunoterapia specifica per le allergie non va interrotto e chi è in terapia di mantenimento deve continuare il trattamento prescritto.

(Unioneonline/L)
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