Si torna a parlare di passaporto sanitario, dopo la decisione di Sicilia e Corsica istituire misure di prevenzione anti-Covid per chi arriva in aereo o nave.

In Sicilia è entrata in vigore l'ordinanza del governatore Nello Musumeci, che stabilisce che chi rientra nell'isola per le festività può segnalare di essere in possesso dell'esito negativo del tampone molecolare rino-faringeo effettuato nelle ultime 48 ore, oppure procedere con l'esecuzione del test rapido nel territorio siciliano, proprio in uno dei siti dedicati. In alternativa, si può andare anche presso un laboratorio autorizzato e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese, con l'obbligo per la struttura stessa di darne comunicazione al dipartimento di prevenzione dell'Asp. Chi non segue nessuna di queste procedure, come ultima ipotesi, ha l'obbligo di porsi in isolamento fiduciario per 10 giorni, presso il proprio domicilio, dandone comunicazione al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta ovvero alle autorità sanitarie di pertinenza.

Al momento sono circa 7.500 le persone che si sono registrate al sito predisposto dal governo regionale in vista del rientro in Sicilia per le festività natalizie.

Le misure speciali di contrasto alla diffusione del virus durante il periodo natalizio saranno in vigore dal 14 dicembre fino al prossimo 7 gennaio. Sono esclusi i pendolari e coloro che si siano allontanati dall'Isola, nei giorni immediatamente antecedenti, per recarsi nel territorio nazionale per un periodo inferiore a quattro giorni.

Qualcosa di simile anche in Corsica, dove chi sbarcherà dovrà aver fatto un test molecolare o antigenico al massimo 72 ore prima di imbarcarsi.

Qualcosa di molto simile al passaporto sanitario chiesto nei mesi scorsi dalla Regione Sardegna. Una proposta poi decaduto anche per l'opposizione del governo di Roma, tra le polemiche.

(Unioneonline/l.f.)

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