Alessia Pifferi in sciopero della fame: «Dopo la condanna è distrutta»
L’avvocato della donna all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlioletta: «Sta malissimo»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Otto giorni dopo la sentenza di condanna all'ergastolo, Alessia Pifferi – la donna milanese accusat di aver lasciato la figlioletta Diana, di 18 mesi, da sola in casa a morire di stenti – ha deciso di iniziare lo sciopero della fame.
«Sta malissimo, è distrutta», ha detto il suo avvocato Alessia Pontenani, spiegando che già ieri la donna ha preso la decisione di iniziare il digiuno. «Non fa altro che piangere», ha aggiunto.
Alessia Pifferi, attualmente detenuta nel carcere di San Vittore, è stata condannata dalla Corte di Assise di Milano al massimo della pena.
Una perizia psichiatrica eseguita durante il processo ha stabilito che al momento dei fatti la 38enne era capace di intendere e volere, anche se la difesa ha sempre sostenuto che è affetta da un «grave deficit cognitivo».
Già subito dopo la sentenza dello scorso 13 maggio, Pifferi aveva detto al suo avvocato di volersi «spegnere» come la piccola Diana.
(Unioneonline/l.f.)