Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi (Fdi), ha incontrato la dipendente della Coop offesa con parole razziste da un cliente del supermercato nei giorni scorsi, che ha dichiarato di non voler essere servito da una persona di colore.

"Episodi come questi non devono esistere - dice il primo cittadino -. Per un razzista che apre bocca, ci sono centinaia di messaggi di solidarietà. Questa è la risposta della nostra città a quanto accaduto giovedì scorso alla Coop. Stamani sono voluto andare direttamente al supermercato per portare la mia vicinanza e quella dell'Amministrazione comunale alla dipendente offesa con parole razziste mentre stava facendo il proprio dovere. L'ho trovata lì al bancone gastronomia a lavorare, come fa da 11 anni a questa parte. Il fatto in sé, sempre e comunque inqualificabile, è ancor più grave perché questa persona era sul posto di lavoro a svolgere il proprio compito".

"L'avevo già incontrata - prosegue Tomasi - in diverse occasioni a ripulire i parchi della nostra città con l'Associazione culturale senegalese. A lei va il mio sostegno e quello dell'Amministrazione comunale. Voglio sottolineare, infine, quanto sia stato importante l'intervento del delegato rsu che ha reso noto l'accaduto. Questi episodi, infatti, non devono passare sotto silenzio".

Anche la Diocesi di Pistoia esprime dispiacere per l'episodio "che richiama l'attenzione - si legge in una nota - sul latente clima di razzismo e xenofobia che si respira negli ultimi anni. Un episodio certamente isolato e al tempo stesso da non sottovalutare, avvenuto in un contesto di accoglienza diffusa da parte di una città e un territorio che invece hanno grande cuore. Il prossimo autunno porterà inevitabilmente con sé molte preoccupazioni, dovute agli effetti, economici, sanitari, psicologici del Covid-19, che ancora attanaglia le nostre vite. In questo quadro sarà quanto mai facile cercare dei capri espiatori nei più deboli e fragili. Teniamo dunque alta la guardia, in gioco c'è la nostra umanità".

(Unioneonline/F)
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