È stato sospeso dalla professione il primario di Neurochirurgia dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina finito al centro di un'indagine dei Carabinieri del Nas, coordinata dal sostituto procuratore Valerio De Luca.

Al medico è stato notificato il provvedimento cautelare della ''sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio'' emesso dal Gip Giuseppe Cario, che ne ha disposto l'allontanamento dall'attività lavorativa per un periodo di 12 mesi, "al fine di impedire eventuali ingerenze nelle indagini o inquinamento delle fonti di prova".

Secondo quanto emerso dalle indagini, il primario sarebbe responsabile di "molteplici condotte illecite di natura penale (compatibili con le ipotesi di reato di peculato, truffa, abuso d'ufficio e rivelazione di segreti d'ufficio) che hanno riguardato, in primis, l'attività medica che il professionista svolgeva, in modo illecito, presso il Reparto di Neurochirurgia e presso altre strutture sanitarie private".

In particolare, violando il contratto di esclusività che aveva firmato con la Asl di Latina, il medico effettuava visite specialistiche e interventi anche in studi medici privati nella provincia laziale.

Gli investigatori sostengono che la sua attività di libero professionista avrebbe inoltre svantaggiato "i pazienti inseriti nella pubblica lista di attesa o di quelli ricoverati in reparto, la cui dimissione in tempi brevi poteva anche servire per far posto ai pazienti privati del sanitario".

Infine, il primario è sospettato di aver favorito tre suoi collaboratori neurochirurghi durante un concorso pubblico indetto dalla stessa Asl per il reclutamento di personale dirigente.

Nel dettaglio sarebbe "arrivato a fornire anticipatamente ai propri collaboratori le domande a cui i tre, nelle successive prove da sostenere, avrebbero dovuto rispondere".

(Unioneonline/F)
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