La strategia era sempre la stessa: adescavano baby-sitter con degli annunci sui social, attirandole invece in una trappola.

Tre le vittime di una coppia di coniugi veronesi, condannati dalla Corte d'Appello di Venezia rispettivamente a 9 anni e a 5 anni e 6 mesi di carcere. In primo grado la sentenza del Tribunale di Verona era stata rispettivamente di 11 anni, e 6 anni e 8 mesi. I giudici d'appello hanno escluso un'aggravante, quella della procurata sofferenza.

Alle tre giovani vittime è stato riconosciuto anche un risarcimento.

La coppia era finita in carcere a gennaio 2019 con l'accusa di aver congegnato "una trappola di sesso e perversione": le vittime venivano attirate con annunci di lavoro e adescate con l'inganno in un posto isolato nella frazione veronese di Poiano.

Qui le tre sono state sottoposte in momenti diversi a inaudite violenze, venendo filmate durante gli abusi e tenute in silenzio sotto la minaccia di diffondere le immagini.

(Unioneonline/D)
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