Ad Arezzo da oggi c'è una strada intitolata a Emanuela Loi

Dopo la delibera del Consiglio Comunale, questa mattina si è tenuta la cerimonia in memoria dell’agente di Sestu e Medaglia d’Oro al Valore Civile, uccisa nell’attentato di Via d’Amelio a Palermo il 19 luglio 1992 a soli 24 anni, assieme al giudice Paolo Borsellino e ai quattro componenti della scorta Agostino Catalano, Vincenzo li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina.

Presenti il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Lamberto Giannini, il prefetto di Arezzo Maddalena De Luca, il questore di Arezzo Maria Luisa Di Lorenzo, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e le Autorità provinciali e locali. 

C’era anche la nipote di Emanuela Loi, anche lei agente di polizia, nata dopo pochi mesi dall’attentato mafioso e che porta il nome della zia. Commossa, ha scoperto la targa insieme al prefetto Giannini. “Luoghi come questo – ha detto Giannini - hanno un significato importante: non sono semplicemente simbolici ma diventano un momento di riflessione per tutti i cittadini e soprattutto per i giovani che sono il bene più prezioso della nostra società da preservare da ogni forma di illegalità”.

Dopo una toccante esecuzione del silenzio d’ordinanza, con il trombettiere della Banda Musicale della Polizia di Stato, gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado “Giorgio Vasari” di Arezzo hanno intonato l’Inno nazionale.

(Unioneonline/D)

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