Si chiama Antonio Bini, è un bodybuilder e ha 29 anni l'uomo che ieri mattina ha aggredito un tassista in zona Stazione Centrale a Milano.

Non è ancora chiaro perché abbia perso il controllo, se per una mancata precedenza oppure per il taxi posteggiato male. Quel che è certo, come testimoniato anche dalle videocamere di sorveglianza, è la ricostruzione di quello che è avvenuto dopo il diverbio.

Pier Federico Bossi, 48 anni, conducente del taxi, torna in strada dopo aver comprato le sigarette: Bini - pregiudicato - lo raggiunge, forse cominciano a litigare e i toni si alzano sempre di più: "Adesso ti ammazzo", gli avrebbe detto.

Bossi comincia ad arretrare, tenta probabilmente di calmarlo. A un tratto la camera è oscurata: è il momento in cui Bini gli salta addosso e, dopo una colluttazione, gli stacca il lobo di un orecchio a morsi. Bossi barcolla, tenta di fermarlo mentre l'aggressore sale sulla sua auto e si dà alla fuga.

Nessuno aiuta il tassista, che si accascia insanguinato nell'indifferenza generale. Qualche automobilista, racconterà poi Bossi, rallenta, lo vede a terra e poi riparte come se niente fosse.

Intanto Bini verrà fermato poco dopo dalle forze dell'ordine con l'accusa di lesioni gravissime.

Questa mattina sarà processato per direttissima.

(Redazione Online/D)

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