«Le denunce presentate dalle donne vittime di violenza sono in aumento anche in Sardegna. Lo ripetiamo: denunciare è fondamentale per uscire dalla gabbia e dalla paura».

Questo il messaggio lanciato dal comandante della Legione Carabinieri dell'Isola, il generale di Brigata Stefano Iasson, in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: un tema purtroppo sempre molto attuale e complesso, dai numeri in costante crescita. 

«Le forze dell'ordine e l'autorità giudiziaria fanno la loro parte», prosegue Iasson. «Il codice rosso permette interventi più rapidi e la rete presente nel territorio cerca di portare un'azione preventiva. Quest'anno come carabinieri abbiamo già eseguito più di 110 provvedimenti cautelari a carico di persone accusate di violenze e maltrattamenti sulle donne, con oltre venti arresti in flagranza di reato». «Come forze dell'ordine», aggiunge Daniele Credidio, comandante del reparto operativo provinciale di Cagliari, «abbiamo attivato il sistema "scudo": vengono condivise le informazioni su ogni intervento effettuato nei casi di violenza. Dalle segnalazioni, alle denunce in modo da essere a conoscenza di tutto il pregresso quando si viene attivati con una chiamata per casi di violenza di genere».

Per cercare di portare sempre più vittime a denunciare, è stato presentato il cortometraggio "In Ascolto", prodotto in italiano e in sardo, in collaborazione tra Carabinieri e Rai, per la regia di Serena Schiffini. Un messaggio che punta a evidenziare l'importanza della denuncia di ogni comportamento violento. «Non solo quella fisica, ma anche quella economica e soprattutto quella psicologica, subdola e pericolosa», evidenzia ancora Iasson. 

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