Vaccini, boom delle prime dosi in Sardegna: “Le restrizioni funzionano”
I timorosi si fanno avanti, cresce il numero di persone che si presentano per l’inoculazione
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Forse più impauriti che complottisti, questo almeno in apparenza è il modo in cui possono essere descritti i tanti sardi che fino a ieri rifiutavano il vaccino anti-Covid e oggi si presentano per l’inoculazione. Lo dimostrano i conteggi delle prime dosi che fanno registrare nell’Isola un vero e proprio boom, dovuto almeno in parte alle restrizioni sempre più dure per chi continua a non volersi vaccinare.
Il record di prime dosi nel 2022 – tenendo presente che vengono conteggiate anche quelle pediatriche per i bambini tra i 5 e gli 11 anni – è stato quello dell’8 gennaio quando sono state 2.428. Escludendo i più piccoli sono stati circa 1.200 gli adulti che in un giorno sono stati vaccinati.
Ai primi di novembre 2021, per fare un paragone, i sardi alla prima iniezione erano tra i 400 e i 500 al giorno.
“Un trend di nuovi vaccinati che ci conforta molto – dice l'assessore Mario Nieddu - e sono tutte persone che iniziano a proteggersi dal contagio, dalla malattia grave e dal pericolo di morire.
Insomma sta funzionando la stretta del Governo, “al punto che l'obbligo vaccinale per età e per tipo di lavoro forse si sarebbe dovuto stabilire prima”, commenta Gabriele Mereu, responsabile del settore Epidemiologia, profilassi e vaccini per l'area sanitaria del Sud Sardegna, “e siamo convinti che sempre più i sardi che hanno assurdamente paura di immunizzarsi si presenteranno nei centri vaccinali”.
(Unioneonline)
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