“Vaccinatevi”, da Cagliari l’appello sulla tuta dell’infermiera
Un messaggio per sensibilizzare le persone ad aderire alla campagna. “Le parole – scrive il capogruppo Pd in Consiglio comunale – non bastano più”
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Mentre in Sardegna salgono i ricoveri legati al coronavirus e le terapie intensive toccano la soglia critica del 10 per cento – con tra l’altro un boom di ingressi tra i non vaccinati – la campagna per l’immunizzazione della popolazione prosegue e l’Isola va verso quota 2 milioni di somministrazioni (1.872.946 il dato aggiornato a oggi, il 95,2% delle 1.967.099 consegnate), con una percentuale di vaccinazione che supera il 51% dei cittadini per complessivi 836.648 sardi con due dosi (62,56% con una sola dose o monodose cioè oltre un milione di vaccinati).
L’immunità di comunità si potrebbe raggiungere però solo a fine settembre e sono tanti in questi giorni gli appelli per l’adesione alla campagna di vaccinazione. Uno di questi arriva da un’operatrice sanitaria che lavora all'interno del reparto di rianimazione dell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari e che è stato rilanciato sui social da un suo collega infermiere, Fabrizio Marcello, che è anche capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Cagliari. Il messaggio è rappresentato da una foto in cui la donna appare con la tuta bianca e la scritta “vaccinatevi”, con una faccina che sorride.
"Purtroppo per la quarta volta si dovrà bardare da palombara – scrive Marcello -, molto probabilmente non farà ferie, non aggiungo il suo stato d'animo”. E aggiunge: “Ormai le parole non servono più e c'è rimasto solo questo: un'immagine forte, non per seminare il terrore, ma per lanciare un appello e sensibilizzare gli animi delle persone. Se si continuano a ricoverare pazienti Covid non si riuscirà a dare risposte a quelli non Covid: bisogna spezzare la catena di contagio e il vaccino è un valido alleato. Martedì prossimo porterò di nuovo la questione in Consiglio Comunale per dare un nuovo messaggio di speranza".
(Unioneonline/s.s.)