«Una firma per salvare la Sardegna»
A Orgosolo l’assemblea di amministratori e attivisti contro l’assalto delle rinnovabili. Il sindaco Mereu: «Una legge per l’Isola, non contro qualcuno»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Orgosolo. La forza simbolica di Pratobello è ovunque: nel titolo della proposta di legge per ricacciare indietro gli speculatori dell’energia, nell’immagine in bianco e nero che campeggia nell’auditorium di Orgosolo e riporta al 1969 e alla volontà di autodeterminazione del territorio, nelle parole di sindaci e attivisti che invocano unità e tracciano la strada, ovvero la raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa legislativa da presentare a fine settembre. Ne basterebbero 10 mila, ma il traguardo è 50 mila firme per dare più forza a quella proposta che dà veste giuridica alla mobilitazione diffusa di questi mesi per fermare parchi eolici e fotovoltaici.
«Nostro obiettivo è raccogliere il maggior numero di firme per dare consistenza alla proposta, è una risposta democratica, oltre a scendere in piazza e fare sit in. Vogliamo sollecitare il parlamentino sardo a occuparsi seriamente dei problemi che verranno da questa enorme richiesta di installazioni eoliche che preludono alla distruzione totale della Sardegna, svegliare i nostri consiglieri regionali a fare una legge seria che tuteli l’Isola», spiega Pasquale Mereu, sindaco di Orgosolo che fa gli onori di casa nell’auditorium affollato.
«La legge - aggiunge - nasce dallo statuto sardo, fa riferimento alla competenza primaria della Regione nel settore urbanistico. Punta a bloccare nuovi impianti e quelli in itinere con una nuova normativa urbanistica per tutti i territori». L’applauso arriva quando dice: «Questa legge è per la Sardegna, non contro qualcuno». Ed esplode di nuovo quando aggiunge: «Mi fa ridere che ci si prodighi a raccogliere firme per un referendum che vuole abolire l’autonomia differenziata quando noi abbiamo questo strumento che è un nostro punto di forza».