C’è un posto di lavoro in Sardegna anche per la moglie di Roberto Raimondi, il direttore generale nominato  dalla Regione a ottobre alla guida dell’Eni Cbc Bacino del Mediterraneo e fatto saltare nei giorni scorsi, quando è rimasto coinvolto in un’inchiesta per corruzione con il governatore Christian Solinas e il suo consulente Christian Stevelli (QUI LA NOTIZIA). 

Melissa Mencarelli, consorte di Raimondi, è vincitrice di un bando per il posto di “Middle esperto area marketing, relazioni esterne e comunicazione” della Zes, Zona economica speciale della Sardegna, di cui è commissario Aldo Cadau.

Lo stipendio per quella posizione: 268 euro al giorno (oltre all’Iva), per 4/5 giorni alla settimana, per un totale stimato di 230 giornate effettive, a partire da settembre o ottobre dell’anno scorso.  

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Quello ricoperto da Mencarelli è uno dei 10 ruoli (tutti ben molto ben remunerati) ricercati dall’Agenzia di coesione territoriale, ad agosto del 2022, che aveva affidato le selezioni alla società Eutalia. Lei, per la sua posizione, è risultata l’unica candidata. E quindi la sola che avrebbe dimostrato di possedere i requisiti. 

Stando a quanto si apprende, originaria di Perugia, sarebbe in telelavoro e avrebbe optato per un impiego di soli due giorni alla settimana.

«La selezione è stata effettuata da un’agenzia esterna», conferma il commissario della Zes, Aldo Cadau, «e quello della Mencarelli è l’unico curriculum che è stato presentato».

Poi è scoppiata l’inchiesta per corruzione che coinvolge il marito, Roberto Raimondi. Che, secondo la consigliera regionale del M5s Desirè Manca, nonostante la revoca dell’incarico, percepirà 300mila euro fino al 2027. 

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