Stop agli espropri per il Tyrrhenian Link nelle campagne di Selargius. È quanto chiesto in un esposto alla procura della Repubblica di Cagliari presentato stamattina dal comitato che si oppone ai lavori di Terna. Il progetto in questione è quello destinato a collegare la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino: un nuovo corridoio elettrico al centro del Mediterraneo.

Al centro del reclamo c’è la consultazione pubblica che, durante la fase del procedimento autorizzativo, non ci sarebbe stata. «Abbiamo spiegato – si legge nell’esposto – come il progetto sia stato autorizzato senza che venisse rispettata la fase relativa alla “consultazione Pubblica” obbligatoria e necessaria al fine di ottenere l’autorizzazione alla costruzione ed esercizio del collegamento in rete continua a 500 Kv di potenza pari a 1000 MW, denominato Tyrrhenian Link che Terna SpA sta realizzando nell’Agro di Selargius e nella Località “Terra Mala” di Quartu S. Elena. Ciò nonostante il progetto è stato approvato».

«Il dibattito pubblico – si legge ancora – è uno strumento previsto non solo dalla normativa italiana ma anche da quella europea, ed entrambe impongono che la partecipazione sia effettiva e che quindi i cittadini siano messi nelle condizioni di partecipare, informandoli preventivamente. Mentre sia per Quartu che per Selargius Terna effettuava solo una consultazione dove partecipavano in una 12 persone e nell’altra solo 5. Questo perché nessuno era stato preventivamente informato e nonostante Terna stessa nei propri documenti, tra cui l’opuscolo sugli esiti del dibattito pubblico affermava di aver provveduto a mettere in atto attività di divulgazione delle date delle assemblee. Tutto ciò non è avvenuto e oggi ci troviamo davanti a degli espropri e a interdizioni di aree a mare senza che la popolazione ne fosse informata».

«Le amministrazioni - ha spiegato Rita Corda in rappresentanza del comitato - devono amministrare con il consenso dei cittadini, a maggior ragione quando il progetto li coinvolge direttamente ed è di grande impatto come questo del Thyrrenian link. Ci opporremo in ogni modo», promette. Gli operai però sono già entrati in azione. La scorsa settimana ci sono stati momenti di tensione tra gli operai e i rappresentanti dei comitati. Un esempio tra tutti, il momento in cui un manifestante si è seduto su una trivella, bloccando l’avanzare dei lavori. Il comitato ha già chiesto un incontro con tutti i sindaci dei comuni coinvolti nel Tyrrhenian Link per portare la questione all'attenzione della presidente della Regione Alessandra Todde in vista di una possibile via di uscita a livello nazionale.

(Unioneonline/v.f.)

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