Aumentano i trapianti fatti in Sardegna nel 2023 – 79 in totale, contro i 76 dell’anno precedente – ma dato il forte incremento delle segnalazioni di morte encefalica (115) e del numero di donatori utilizzati (61), le associazioni dei pazienti avvertono: «Si sarebbe potuto fare molto di più».

L’allarme arriva ancora una volta da Prometeo Aitf Odv: «A fronte di un grande lavoro di “procurement” del Centro regionale trapianti, dei coordinatori locali delle donazioni nelle Rianimazioni e dei volontari, con tanti donatori utilizzati ci si sarebbe aspettati un naturale forte aumento degli interventi. Invece la situazione è drammatica: con centinaia di persone che non riescono a fare tutte le visite pre-trapianto e pertanto non possono essere messe in lista e fare il trapianto. Bisogna allungare le liste dei malati in attesa di trapianto e potenziare gli organici sanitari dedicati».

Spiega Lorenzo D’Antonio, coordinatore del Centro regionale trapianti: «È ovvio che dobbiamo sempre migliorare, noi siamo impegnati al massimo per implementare le liste d’attesa, e ci stiamo riuscendo, con diversi inserimenti anche a dicembre e a gennaio: avere più pazienti, ognuno con la propria storia clinica, ci consentirà di allocare gli organi in maniera coerente. I numeri sono importanti, ma noi puntiamo sulla qualità». E riguardo agli organici: «Abbiamo un’eccellenza, che però va supportata, sostenuta e curata».

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