Derisa, offesa, umiliata: è quanto succede a Valentina Pitzalis, la donna che nel 2011 è stata sfregiata dal marito a Bacu Abis.

Lo ha raccontato in tv, ospite di "Quarto Grado", dove ha spiegato come la Rete sia diventata il luogo privilegiato da parte di persone che la prendono di mira per la fisicità: "Da sei anni, ogni giorno della mia vita, vengo attaccata e insultata", su internet "tutti possono scrivere quello che vogliono senza conseguenze".

In particolare, ha puntato il dito contro la famiglia del marito, che nel frattempo è morto, che avrebbe creato un gruppo Facebook per offenderla: "Sono qua per dire alle donne di reagire, ma io oggi ho paura, temo quella linea virtuale che consente a tutti di scrivere dietro a una tastiera quello che vogliono senza conseguenze".

"Combatto ogni giorno, vado nelle scuole, e mi accusano di aver lucrato sulla mia tragedia per aver scritto un libro sulla mia storia - ha ricordato Valentina - Tutto questo, però, mi ha portato una disabilità definitiva pari al 100 per cento, la mia fisicità è stravolta, la mia identità stracciata".

La donna aveva raggiunto la casa in cui il marito viveva per portargli un documento, era quasi mezzanotte. Al momento di uscire lui l'ha chiamata, Valentina si è girata e si è ritrovata addosso un getto di kerosene, poi il marito ha acceso un cerino e le fiamme le hanno devastato il corpo.

Solo dopo, in ospedale, ha saputo che l'uomo era morto a causa dell'incendio che lui stesso aveva appiccato.
© Riproduzione riservata