«Aveva la battuta sempre pronta ed era in grado di portare allegria in qualunque contesto si trovasse. Ancora faccio fatica a credere che non ci sia più». Angelo Lai, storico leader di una compagnia di "caccia grossa" domusnovese, è uno dei tanti a piangere la scomparsa di Marco Gessa, il  muratore trentottenne di Domusnovas morto nella tarda serata di ieri, lungo la Provinciale 2, a causa del tremendo urto tra la sua Lancia Ypsilon e un Fiat Doblò condotto da Laura Deidda, 32 anni,  di Iglesias, rimasta gravemente ferita e ricoverata al Brotzu di Cagliari.

Un incidente terribile, causato con ogni probabilità dall'invasione di corsia con la quale Gessa ha provato disperatamente ad evitare la carcassa di una volpe che, secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Carbonia, si trovava in mezzo alla carreggiata.

«Da tanti anni veniva a caccia con la nostra compagnia», racconta Lai, ricordando la vittima, «ci sentivamo quasi ogni giorno, per me era come un figlio. Stasera riuniremo la compagnia e lo celebreremo anche all'interno del capanno di caccia, incorniciando una grande foto del nostro gruppo al completo in cui lui era sorridente come al solito. In quella foto metterò una medaglietta che a lui piaceva tanto e che mi aveva chiesto di regalargli».

Enorme il cordoglio tra i parenti: «Un dolore straziante», riesce solo a dire la zia Loredana. «Per me era come un fratello maggiore al quale chiedere consigli sul lavoro e sulla vita. Ancora non riesco a realizzare», sono le parole del cugino Fabio. Le esequie sono previste sabato pomeriggio nella chiesa dell'Assunta, a Domusnovas. 

     

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