Appena quattordici mesi, un soffio di vita stroncato da un'occlusione intestinale "meccanica", forse dovuta a un fattore congenito.

Sarebbe questa la causa della morte del piccolo Andrea Cherchi, il bambino di Iglesias morto nella notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana all'ospedale Cto, dove era arrivato già in condizioni gravissime.

È questo il primo riscontro dell'esame autoptico eseguito sul corpicino del piccolo dal medico legale Nicola Legnino, affiancato dall'anatomopatologo Giuseppe Porcu. Ma è una risposta parziale: un quadro completo - per capire cosa esattamente abbia causato il grave problema intestinale - si potrà avere solo dopo che i medici avranno il riscontro degli esami citologici ed esaminato la documentazione in loro possesso.

L'autopsia è stata disposta dal pm Andrea Massidda, il quale ha avviato un'indagine (per il momento a carico di ignoti) a seguito della denuncia che i genitori del bambino hanno presentato, giovedì scorso, ai carabinieri di Iglesias. Una disperata richiesta, la loro, di far luce su un dramma per il quale un genitore, di fronte alla morte "innaturale" di un figlio, difficilmente può trovare pace.

Cinzia Simbula
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