Il numero degli anziani si è ridotto a una sessantina e, con il calo degli ospiti, a Casa Serena è diminuito anche il lavoro.

Quasi automatico che tra le mura (sempre più precarie) dell'istituto di riposto comunale si ritorni a parlare di licenziamenti.

Non è più solo un'indiscrezione.

A rischio ci sono le lavoratrici della "Serenissima ristorazione", ditta che ha in appalto i servizi mensa e pulizie (in tutto 30 dipendenti) nella struttura di corso Colombo, nel rione Serra Perdosa.

Il numero delle maestranze con il posto di lavoro in bilico non è ancora chiaro, ma la lettera (datata 6 settembre) inviata dalla ditta di Vicenza alle organizzazioni sindacali, parla chiaro già nell'oggetto: "comunicazione d'attivazione della procedura di riduzione di personale per l'appalto di ristorazione".

La "Serenissima" fa riferimento a "motivi tecnico organizzativi che rendono inevitabile l'utilizzo dei licenziamenti collettivi. Vi è stata, progressivamente, una riduzione del servizio da parte del Comune di Iglesias".

Il problema principale è legato alla riduzione del quantitativo di cibo da preparare, contestualmente al calo degli ospiti.

Già da 2 anni, peraltro, alle 30 lavoratrici è applicato il Contratto di solidarietà, con riduzione dello stipendio.

Un'integrazione è data dall'Inps, attraverso il Fondo di integrazione salariale (Fis) con scadenza al 30 settembre 2017.

Da quella data non sarà possibile ricorrere ad altri ammortizzatori sociali. Massimo Ledda, sindacalista dell'Ugl che ha dato la notizia del rischio licenziamenti, lo dice con chiarezza: "L'azienda ha dato disponibilità a trattare per salvaguardare i posti di lavoro, ma l'unica salvezza è la cassa integrazione in deroga. Per attivarla è necessario l'assenso della Regione".

Lo stesso rappresentante sindacale, nella tarda mattinata di oggi, ha avuto un incontro urgente con il sindaco Emilio Gariazzo. Patrizia Marongiu, lavoratrice del servizio mensa e delegata Cisl, è preoccupata e sprona il Comune: "Il sindaco deve farsi garante del nostro posto di lavoro".

"Lunedì ci metteremo in contatto con la Regione per evitare di perdere anche un solo posto di lavoro - dice il sindaco - è importante superare questa fase, in attesa che si completino i lavori al Margherita di Savoia, l'altra struttura comunale dove dovranno essere trasferiti gli ospiti di Casa Serena e che potrà accogliere un numero maggiore di anziani rispetto all'attuale".

Lavori di ristrutturazione avviati un ventennio fa. Ma - seppure si parli da tempo di imminente riapertura - non si conosce ancora, a oggi, una data certa.
© Riproduzione riservata