Lavoro (60 milioni di euro in investimenti nei prossimi due anni) contro sangue, pace, ambiente e territorio.

È questa la scelta che lunedì (17 luglio) si prospetta in consiglio comunale a Iglesias, che ha rimandato la decisione sul caso Rwm.

Il Comitato per la riconversione dell'industria, coinvolta nel commercio di ordigni in Yemen, ha chiesto agli amministratori il coraggio di "una scelta di pace" che potrebbe fare della città "un riferimento mondiale". All'appello della maggioranza hanno risposto in sei, mentre la minoranza si è presentata in massa e ha garantito il numero senza rimandare a casa l'aula non tradizionalmente gremita.

Non c'erano solo le 24 associazioni consorziate (che hanno appeso cartelli "Maledetti coloro che operano per la guerra e le armi" sulla cattedrale), ma anche altri sodalizi, consiglieri comunali di Domusnovas, l'altra sede della fabbrica, come Attilio Stera, regionali (Claudia Zuncheddu) e parlamentari e cittadini.

Il primo cittadino Emilio Gariazzo invece di citare il gettonatissimo papa Francesco ha scelto il collega Giorgio La Pira: "Un sindaco non si occupa solo di lampadine" e si è impegnato a redigere una bozza di documento da mettere ai voti nella prossima seduta.

Al centro ci sarà la "richiesta verifica della congruità dei materiali prodotti dall'azienda" e il loro eventuale commercio fuori dagli accordi internazionali.

La manifestazione in piazza del Comitato per la riconversione Rwm
La manifestazione in piazza del Comitato per la riconversione Rwm
La manifestazione in piazza del Comitato per la riconversione Rwm

Dovrà trovare un modo per mettere d'accordo chi nella minoranza la pensa come Luigi Biggio ("Abbiamo necessità di avere una dignità e il lavoro per me è dignità. I nostri margini di manovra sono limitati") e Gian Marco Eltrudis.

Per quest'ultimo è necessario "contemperare la assoluta necessità della difesa del lavoro con le altre esigenze proposte anche dal Comitato. La riconversione appare un processo possibile ma poco probabile: il territorio ha conosciuto percorsi e promesse senza mantenerne una. Deve, inoltre, superare il Piano strategico della Provincia e puntare, davvero, su produzione e risorse locali. Per i poveri civili dello Yemen, risulta ininfluente essere bombardati con ordigni 'made in Domusnovas' o prodotti in altre parti del mondo, servirebbe una vera presa di coscienza da parte di un governo nazionale e regionale che ormai è assente su tutte le vertenze compreso questo tempo".

C'è poi la maggioranza divisa fra chi crede che il lavoro non possa essere un ricatto che macchia i soldi col sangue di popolazioni in conflitto.

"Non sono disposto - dice Simone Pinna (Sel) - a sacrificare l'integrità del mio territorio".

Moderato il Pd che propone "un'agenzia per la riconversione da presentare in Regione che possa garantire una vera continuità per occupazionale per i lavoratori".

Un'idea alternativa per chiedere agli organi superiori di esplorare la legalità dell'agire di Rwm l'hanno già scritta in una mozione Valentina Pistis (Cas@Iglesias) e Alberto Cacciarru (Pci). Per quest'ultimo il commercio "viola la legge nazionale, europea e la Carta delle nazioni unite".

D'accordo l'assessore Francesco Melis: "La proposta di legge va portata a livello nazionale".
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