Bimbo di sei anni salvato dall’attacco di un rottweiler grazie al coraggio della nonna e all’intervento di una passante. Sono stati dei minuti di puro terrore quelli trascorsi nella serata di lunedì per Graziella Fulgheri e i suoi nipotini di 10 e 6 anni. Intorno alle 20, mentre rincasavano percorrendo la via Pacinotti a Iglesias, il più piccolo dei fratellini è stato improvvisamente aggredito da un cane di grossa taglia e solo l’intervento di una donna ha potuto scongiurare un epilogo ben più drammatico.

L’incubo

«È successo tutto in un attimo - racconta Graziella Fulgheri, 64 anni - stavo riaccompagnando i miei nipoti a casa quando dal nulla è spuntato un cane che ha assalito il più piccolo dei fratellini. L’ha immediatamente fatto cadere a terra, strattonandolo come se fosse un pupazzo. Non ho esitato un attimo e mi sono lanciata verso l’animale. Lo colpivo, cercavo di fermarlo, di separarlo da mio nipote, ma quello continuava come se non ci fossi, voleva solo il mio bambino e non si curava dei miei tentativi».

A rivivere e parlare di quei momenti, Graziella la “nonna coraggio” ha la voce rotta dal pianto: «Il mio nipotino era la preda di un mostro che non si voleva fermare - continua - mi sono ritrovata a terra, ruzzolando fra il cane e il bimbo, gridavo fin dove poteva arrivare la voce e per fortuna è arrivata una persona che è riuscita a distrarre l’attenzione del rottweiler».

Il soccorso

La persona arrivata in soccorso è una volontaria di un’associazione che si occupa della lotta contro il randagismo, “Impronte nell’Isola” e preferisce rimanere nell’anonimato.  Ma il suo gesto è il frutto di un coraggio che in pochi avrebbero manifestato: «Ero nei pressi e sono stata richiamata da delle grida di soccorso - racconta la volontaria - ho visto il cane intento ad aggredire un bimbo a terra, accanto ad una signora che cercava invano di intervenire, ma a lei non badava, voleva solo il bambino. Mi sono avvicinata e ho provato a distogliere l’attenzione dell’animale colpendolo con il marsupio. Dopo diversi tentativi devo essere riuscita nell’intento di disturbarlo, perché ha mollato la presa e si è concentrato su di me. Quando sembrava in procinto di attaccarmi gli sventolavo il marsupio contro e questo credo abbia contribuito a disorientare lui e far guadagnare del tempo a me».

Nel frattempo altre persone sono accorse in sostegno: «Qualcuno ha gridato al cane di allontanarsi - rivela la volontaria - e questi così ha fatto, dileguandosi». Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri e un’ambulanza del 118, che ha prestato le prime cure al bimbo e lo ha trasportato al pronto soccorso del Cto d’Iglesias. «Quattro punti di sutura sulla testa e varie escoriazioni nelle gambe - racconta Graziella Fulgheri - e tanta, tanta paura, il fratellino più grande vuole compagnia in ogni momento della giornata, è rimasto molto scosso dall’accaduto». La denuncia per l'accaduto è partita d’ufficio. «La colpa non è dei cani, ma dei proprietari - dichiara la presidente dell’associazione Impronte nell’Isola Graziella Nonnis - per certe razze sarebbe doveroso avere un patentino speciale».

Adriano Secci 

© Riproduzione riservata