È roba seria la caccia al cinghiale a Domusnovas.

Sono i numeri a dirlo in un paese di poco più di 6.500 abitanti: quindici compagnie attive e un numemro di praticanti assidui che supera le 450 unità.

Una pratica vissuta con una passione smisurata che porta diversi "fucili" a rincorrere, in giro per l'isola, anche le battute simulate e quelle sportive di allenamento.

Non sorprende dunque che siano esauriti in un amen i posti disponibili, ben 150, per il primo "Trofeo Coppa Italia a Squadre con abbattimento di cinghiale" organizzato a Domusnovas il 23 settembre dall'armeria Brighunter di Iglesias in collaborazione con un gruppo di cacciatori domusnovesi e con la Zona Addestramento Cani "Monte Cabras" sita in località Siuru.

In pratica una sorta di allenamento in previsione della vera stagione venatoria, che vedrà all'opera cacciatori giunti da ogni parte dell'isola e anche dal continente.

Semplici le modalità della gara che porterà i partecipanti a gareggiare dalle 7 alle 12 di mercoledì per poi procedere alle premiazioni e al pranzo finale: a turno, in un'area recintata da 25 ettari in cui verranno introdotti di volta in volta 6 ungulati, 10 squadre formate ciascuna da 15 cacciatori e 6 cani, cercheranno di abbattere un solo cinghiale nel più breve tempo possibile avendo a disposizione un'ora.

Una commissione giudicherà le singole mosse di ciascuna compagnia, il comportamento dei cani e la coesione della muta oltre al tempo di abbattimento. Per i vincitori trofei, appositi buoni spesa e speciali collari con palmari oltre ad attestati e manufatti di partecipazione.

Potrebbero essere 10 i cinghiali (d'allevamento) a fare una brutta fine.

Dettaglio rispetto al quale più d'uno potrebbe storcere il naso.

"Ma non siamo assetati di sangue, - spiega Giuseppe Pranteddu, componente dello staff di organizzatori - i cacciatori sono il primo baluardo nel rispetto dell'ambiente e della selvaggina. Quella di mercoledì è anche un'occasione per mostrare al cacciatore improvvisato le corrette pratiche di caccia e le modalità di sicurezza adottate in ogni battuta. Il nostro scopo - aggiunge l'appassionato di caccia grossa - è principalmente quello di vedere i cani all'opera in previsione delle battute vere e proprie anche per poter scegliere razze ed esemplari migliori e lasciare a casa i cani che potenzialmente potrebbero mettersi in pericolo durante le battute".

Simone Farris
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