Oratorio di San Ponziano, primo piano di uno storico edificio ristrutturato con i massi in trachite in evidenza.

Diversi scatoloni aspettano di essere ancora svuotati: stavolta non si tratta di pacchi dono con alimenti, vestiario, giocattoli per i bambini meno fortunati, ma cibo per l'anima.

È una valanga di libri quella che da qualche settimana costituisce, di fatto, la seconda più grande biblioteca cittadina. E se questa nuova casa del libro, con circa 15 mila testi, è potuta nascere, si deve alla principale donazione concessa da chi ne era il proprietario: don Amilcare Gambella, parroco della chiesa cardine della città, certamente non nuovo ad iniziative che hanno sempre spaziato nei vari ambiti del sociale e dell'assistenza ma che adesso approdano anche in quello della cultura.
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