Blocco dei forni a Portovesme, l’azienda fa dietrofront: «Gli impianti non si fermeranno»
La decisione dopo le assemblee che si sono tenute stamattina in fabbrica, revocati i licenziamenti in una ditta appaltatricePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La situazione alla Portovesme Srl è in continua evoluzione. Dopo l'annuncio della sospensione delle attività produttive, l'azienda ha fatto un passo indietro. Nonostante le difficoltà legate ai problemi tecnico-ambientali e alle mobilitazioni sindacali, Portovesme Srl ha comunicato che gli impianti non si fermeranno. La decisione preventiva di bloccare i forni annunciata dalla società per motivi di sicurezza, è stata poi ritrattata dopo che i presidi hanno lasciato lo stabilimento permettendo così il funzionamento dell’impianto.
L'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori, che si è tenuta stamattina, ha espresso sconcerto e grave preoccupazione per l’andamento della situazione. I sindacati, tra cui Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec UIL e la Rsu della Portovesme Srl, hanno definito inaccettabile la risoluzione delle vertenze attraverso il fermo degli impianti, ritenendo che questo atteggiamento rischi di contribuire alla desertificazione industriale del territorio, già gravato dalla crisi del polo di Portovesme.
Nonostante la tensione, sono stati revocati i licenziamenti previsti per i lavoratori di una ditta dell’appalto, un passo positivo che offre un segnale di distensione.
Nel frattempo, i sindacati e l'azienda sono in attesa dell'incontro fissato per l'11 marzo a Roma, dove si discuteranno le problematiche relative al lavoro e all’approvvigionamento energetico, con la speranza di trovare soluzioni condivise.
(Unioneonline/v.f.)