Stop al prelievo dei ricci di mare, il plauso degli ambientalisti: “Situazione grave e che necessita forte salvaguardia”
La specie è a rischio estinzione, sospensione della pesca almeno fino al 2024
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Il gruppo di intervento giuridico plaude allo stop al prelievo dei ricci mare a partire dalla prossima stagione e sino al 2024, come deciso con un emendamento che introduce la norma nella legge omnibus, in discussione in Consiglio regionale.
"Era ora - afferma per il Grig Stefano Deliperi - La situazione è davvero grave e necessita forti misure di salvaguardia, quantomeno la sospensione della raccolta dei ricci per almeno tre anni. Finalmente, il Consiglio regionale della Sardegna ha preso una decisione di banale buon senso e ha approvato una moratoria della pesca dal gennaio 2022 all'aprile 2024”.
"La pessima politica ambientale regionale in materia – prosegue Deliperi – rischia molto seriamente di far sparire dai nostri mari i ricci. Ora, finalmente, una norma regionale di semplice buon senso restituisce un po' di speranza per la salvaguardia dei ricci di mare nelle acque sarde".
"Come ben noto – osserva ancora l’associazione – il Riccio di mare (Paracentrotus lividus) è in via di rapida rarefazione, in particolare nei mari sardi a causa del pesante prelievo a fini gastronomici, tant'è che sempre più ristoratori, giustamente, li escludono dai propri menù. Imperversa, poi, il prelievo abusivo e non si contano i sequestri da parte delle Forze dell'ordine e, dalle indagini, emergono anche pericolose forme di associazioni a delinquere e di mercato nero, mentre sono ancora allo stadio sperimentale gli allevamenti di ricci".
Nel dicembre 2019 ben 7.089 cittadini hanno chiesto a gran voce ai ministri delle risorse agricole e dell'ambiente e all'assessore regionale all'agricoltura una moratoria di tre anni della pesca dei ricci di mare, monitoraggi marini e provvedimenti di sostegno ai pescatori temporaneamente impossibilitati alla pesca.
(Unioneonline/v.l.)