Specializzandi “attratti” in Sardegna, l’assessore tira dritto dopo la bocciatura
Bartolazzi: «Voglio capire come superare le limitazioni nazionali che non ci sono altrove»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Io sto facendo solo delle interlocuzioni, ho sentito i sindacati, sentirò l'Università e tutti gli attori, poi verificherò dal punto di vista normativo cosa si può fare per superare le limitazioni nazionali che, faccio presente, negli altri Paesi d'Europa non ci sono».
Lo dichiara l'assessore della Sanità della Regione Sardegna, Armando Bartolazzi, dopo la bocciatura della sua proposta, l'ultima dell'Ordine dei medici della provincia di Cagliari. L'organizzazione ha bollato come «irricevibile» l'dea del titolare della Sanità di rendere più attrattiva la possibilità di lavorare come medici di famiglia in Sardegna reclutando specializzandi dalla penisola e garantendo l'accesso alle scuole di specializzazione fuori borsa, cioè su posti aggiuntivi. A
l momento, precisa Bartolazzi, «è un'interlocuzione che sto portando avanti per sapere se si possono attrarre medici di medicina generale, quelli disposti a lavorare duro, perché sia chiaro che nessuno regalerà le specializzazioni - avverte l'assessore -. E permettere di specializzarsi ulteriormente non è svilire la medicina generale, ma anzi migliorarla». Bartolazzi tira dritto: «Io non mi fermo, il mio obiettivo è di aumentare i medici che lavorano in Sardegna. Se questa proposta troverà molti ostacoli, la cambierò, ne verrà un'altra e se non andrà bene cambierò anche quella, sono aperto al contributo di tutti, anche dell'opposizione».
(Unioneonline)