Sistema informatico in tilt, la sanità per una mattina ripiomba (quasi) negli anni Ottanta e le accettazioni per esami e visite si fanno a mano. Succede negli ospedali cagliaritani ma, stando a quanto trapela, il problema è esteso anche ad altre strutture sarde. 

Questa mattina in ambulatori e reparti specializzati si sono create lunghe code di pazienti in attesa di poter ricevere le prestazioni. Anche chi aveva prenotato, con un orario prefissato, è costretto ad aspettare a lungo. 

Ad andare in tilt è stata l’accettazione: è saltata la connessione tra il sistema del Cup (centro unico di prenotazione) e quello dei laboratori analisi. Gli addetti agli sportelli sono costretti  procedere a mano: così si cerca di smaltire l’utenza, poi la documentazione sul ticket verrà gestita con i computer in un momento successivo, quando il problema verrà risolto.  

Ovvie le ricadute sulla tempistica di esami e prelievi: le attese si sono dilatate. Uno degli ospedali colpiti è il Policlinico, da dove viene assicurato: superato il collo di bottiglia che non dipende dall’Aou, ma dal circuito regionale, i tempi per la consegna dei referti sono quelli ordinari.  

(Unioneonline/E.Fr.)

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