Sinnai: cerca di bloccare la ghiaiache esce dal camion, muore un operaio
Ennesima tragedia sul lavoro. La vittima è stata colpita dalla sponda di un autoarticolato carico di ghiaia.Tragedia ieri pomeriggio a Sinnai. Un camionista è morto in un incidente sul lavoro mentre cercava di sistemare la sponda posteriore di un auto articolato carico di ghiaia. Lo portellone lo ha colpito al capo provocandogli un trauma cranico. Ma a causare la morte è stato un arresto circolatorio che non gli ha dato scampo. Poco prima, un pensionato che portava un cane al guinzaglio, gli aveva fatto notare la perdita del carico mentre transitava sulla strada di circonvallazione a nord dell'abitato di Sinnai. La vittima si chiamava Giorgio Caddeo, aveva 43 anni ed era al suo primo giorno di lavoro con una impresa edile di Serrenti. Il camionista, sposato, con due figli, abitava da due anni a Iglesias in via Giordano. In precedenza aveva avuto la sua residenza a Sinnai (in via Spano), per trasferirsi poi con la famiglia nella città mineraria. Grande il cordoglio per la tragedia. La notizia è rimbalzata in un baleno a Sinnai, centinaia di persone si sono riversate sulla circonvallazione per rendere omaggio alla salma. Sul posto è arrivato anche il sindaco Sandro Serreli.
Il dramma è avvenuto nel primo pomeriggio. Giorgio Caddeo era arrivato a Sinnai alla guida di un Iveco Maigrus di proprietà dell'impresa "Antonello Zuddas" di Serrenti. Il carico era diretto a Sardara, destinazione un'impresa che fabbrica conglomerati. Aveva fatto il carico di ghiaia in una cava alla periferia di Sinnai, iniziando poi il viaggio inverso.
Superato l'incrocio tra la circonvallazione e la via Sant'Elena, quasi all'altezza del campo sportivo, il camion ha iniziato a lasciare sulla carreggiata una scia di ghiaia.
È stato un pensionato ad avvertire il camionista con un cenno della mano. Giorgio Caddeo si è fermato, è sceso dal camion e ha leggermente sollevato la sponda posteriore con un'asta di ferro. Ha così iniziato a liberare la ghiaia che impediva la chiusura ermetica dello stesso portellone. Ma quando l'artigiano aveva ormai finito il lavoro, l'asta metallica è schizzata via e il portellone (oltre due tonnellate di peso), si è aperto improvvisamente (forse a causa della pressione del carico), colpendo l'uomo al capo. Caddeo è caduto a terra rotolando sul cumulo di ghiaia che era finita sul ciglio della carreggiata. È stato un operaio di Sinnai ad accorgersi di quanto era accaduto e a dare l'allarme. Decine di automobilisti si sono immediatamente fermati.
Il medico della Asl, subito arrivato, non ha potuto far nulla se non constatare la morte di Giorgio Caddeo. Ucciso da un arresto cardiocircolatorio sopraggiunto a seguito del trauma al capo. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Sinnai e i vigili urbani. È stato il maresciallo Stefano Locci a effettuare i rilievi di legge e a ricostruire la dinamica della tragedia. Verso le 17, su disposizione del magistrato, il dottor Guido Pani, la salma è stata rimossa e trasferita all'obitorio di Quartu. Il camion è stato posto sotto sequestro.
Sul luogo della tragedia è arrivato anche il maggiore Alfredo Saviano, comandante della Compagnia di Quartu. In serata il maresciallo Locci ha interrogato diversi testimoni, ricostruendo nei particolari la dinamica dell'incidente. Il camionista era al suo primo giorno di lavoro con la ditta "Zuddas autotrasporti". In mattinata aveva fatto il primo viaggio col carico di ghiaia da Sinnai a Sardara. Il secondo, lo aveva appena iniziato. È morto a poco più di un chilometro dalla cava dove aveva fatto il carico. Resta da verificare ora se la sponda si è aperta improvvisamente facendo cadere parte della ghiaia lungo il tragitto. O invece se non sia stata chiusa correttamente dal camionista. Una fatalità ,comunque. La tragedia ha suscitato grande commozione. In serata a Sinnai sono arrivati alcuni familiari della vittima.
RAFFAELE SERRELI